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Ambulatorio specialistico di Reumatologia

L’Ambulatorio di Reumatologia si occupa delle malattie reumatiche. Si stima che le malattie reumatiche siano oltre 150, diverse tra loro, alcune di natura autoimmune come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico, altre di natura infettiva come l’artrite giovanile reattiva. Alcune malattie reumatiche interessano l’osso e le articolazioni, altre interessano altri organi e distretti, come la pelle e i muscoli.

Delle malattie reumatiche di tipo osteoarticolare fanno parte l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, la spondilite anchilosante, la sindrome di Reiter, la gotta, la polimialgia reumatica, la febbre reumatica, la malattia di Paget. Delle malattie sistemiche autoimmuni che non interessano l’osso fanno parte il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la sindrome di Sjögren, la connettivite mista, la sindrome da antifosfolipidi, la polimiosite e la dermatomiosite, e molte altre. Particolare attenzione è rivolta alla diagnosi e cura del fenomeno di Raynaud.

Le malattie reumatiche colpiscono prevalentemente le donne. Ancora non sono del tutto noti i motivi per cui le donne sono le più colpite, anche se sembra esserci una relazione con gli ormoni sessuali femminili. 


Nell’ambulatorio specialistico di Reumatologia della Diagnostica Romeo vengono eseguiti i seguenti esami:

  • Visita Reumatologica
  • Ecografia Muscolo-Tendinea
  • Videocapillaroscopia
  • Ecografia articolare per artrite reumatoide
  • Infiltrazioni al cortisone o acido ialuronico
  • Artrocentesi

VISITA REUMATOLOGICA

Che cos’è la Visita Reumatologica?

La visita reumatologica serve a prevenire, diagnosticare e curare le malattie reumatiche dell’adulto. La visita viene eseguita dallo specialista reumatologo che in genere si occupa di patologie comuni e meno frequenti come artriti, artrosi, artrite reumatoide e osteoporosi. L’origine reumatica presenta una varietà di sintomi e malattie che necessitano di controlli medici e diagnostici approfonditi. Si ricorre al reumatologo, sotto richiesta del medico curante, in presenza di sintomi quali dolore alle articolazioni, stanchezza e febbre. La visita reumatologica inoltre diviene utile per controllare la risposta alle terapie e quindi perfezionare la cura.

A cosa serve la Visita Reumatologica?

Le malattie reumatiche sono molto numerose e colpiscono principalmente le articolazioni, il tessuto connettivo, le ossa, i muscoli, gli organi e possono essere fortemente invalidanti. Con la visita reumatologica, è possibile accertare l’origine del disturbo ed impostare la cura più adeguata. Le malattie reumatiche, in alcuni casi, possono palesarsi con il segno delle “mani bianche”, tipico sintomo del fenomeno di Raynaud; il reumatologo si occupa anche di studiare le le arteriti e le vasculiti, come l’arterite di Horton e la malattia di Behçet.

Vi sono diverse patologie che vengono curate dal reumatologo ovvero:

  • Le patologie osteo-articolari con particolare riferimento a quelle di origine infiammatorie, come ad esempio le artriti, l’artrosi che arriva dalla degenerazione delle articolazioni e l’osteoporosi
  • Le patologie di origine sistemica che riguardano tutto l’organismo, come ad esempio l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica (legata alla psoriasi), la spondilite anchilosante, la sindrome di Reiter, la gotta, la febbre reumatica e l’artrosi.
  • Le patologie sistemiche autoimmuni (in grande crescita in questi anni), per le quali il reumatologo esegue diagnosi e trattamento, come ad esempio il lupus eritematoso sistemico (LES), la sclerodermia, la sindrome di Sjögren, la connettivite mista e le sindromi “overlap”.

Come si svolge la Visita Dermatologica?

Viene dapprima eseguita l’anamnesi del paziente, ovvero sono poste al paziente domande riguardanti: l’alimentazione, il vizio del fumo, il livello di attività fisica e di sedentarietà, le eventuali patologie in corso, gli interventi precedenti, i casi in famiglia di patologie simili e l’ assunzione di farmaci, in modo da conoscere la sua storia e lo stile di vita. Dopodiché, il reumatologo inizierà con la visita clinica, ovvero procederà con la palpazione dell’addome, l’auscultazione del cuore, la misurazione della pressione ed infine prescriverà gli accertamenti da eseguire per i pazienti che necessitano di approfondimenti diagnostici (ad esempio esami del sangue, esami radiologici, esami cardiologici, la capillariscopia, l’ecografia articolare e l’artrocentesi).

Sono previste norme di preparazione?

Se viene effettuata la capillaroscopia è opportuno che il paziente non esegua la manicure nella settimana precedente la visita. Non vi sono particolari norme di preparazione da seguire, è bene però che il paziente porti con sé tutta la documentazione riguardante gli esami eseguiti precedentemente ed una nota indicante tutti i farmaci che sta assumendo nel periodo della visita.

VIDEOCAPILLAROSCOPIA

Che cos’è la Videocapillaroscopia?

La capillaroscopia è un test dei capillari utile in caso di sospette alterazioni della circolazione sanguigna.

A cosa serve la Videocapillaroscopia?

La capillaroscopia è un esame non invasivo delle pellicine delle dita delle mani (cuticole) che serve a valutare eventuali alterazioni nel microcircolo. Viene raccomandata a pazienti che sospettino di avere malattie reumatiche della famiglia delle connettiviti sulla base della presenza di un fenomeno di Raynaud, più spesso un sintomo a sé stante senza una malattia sottostante ma in altri casi associato in particolare alla sclerosi sistemica.

Come si svolge la Videocapillaroscopia ?

La capillaroscopia viene effettuata sul letto ungueale delle dita (ossia quella parte di cute posta all’inizio dell’unghia) e consiste nell’analisi ottica dei capillari in tutta la loro lunghezza tramite uno strumento, il videocapillarscopio, dotato di una sonda che viene appoggiata sul dito del paziente e una lente che consente allo specialista di valutare le caratteristiche dei capillari sottostanti usando anche uno speciale olio facilmente rimovibile.

Sono previste norme di preparazione?

La videocapillaroscopia non necessita particolare preparazione: unica accortezza è evitare lo smalto delle unghie.

ECOGRAFIA MUSCOLO-TENDINEA

Che cos’è l’ecografia Muscolo-Tendinea?

L’ecografia muscolo-tendinea è un esame diagnostico non invasivo che attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni – onde sonore che sono innocue per il corpo umano – permette di visualizzare i fasci muscolari e i tendini alla ricerca di eventuali loro alterazioni..

A cosa serve l’Ecografia Muscolo-Tendinea?

L’ecografia muscolo-tendinea permette di verificare l’esistenza di eventuali patologie legate ai muscoli o ai tendini.

Viene richiesta dal medico in presenza di stiramenti o di sospetti strappi muscolari, tendiniti, contusioni, ematomi intramuscolari o sottocutanei, borsiti e cisti.

Come si svolge l’Ecografia Muscolo-Tendinea?

Prima dell’esecuzione dell’ecografia muscolo-tendinea – le cui modalità sono quelle proprie di tutte le ecografie – sulla pelle del paziente, in corrispondenza della parte di corpo da esaminare, viene applicata una sostanza gelatinosa che permette un migliore scorrimento della sonda che emette gli ultrasuoni.

L’esame è del tutto indolore, può provocare una sensazione di fastidio solo nel caso in cui la parte esaminata corrisponda a una zona del corpo infiammata.

Sono previste norme di preparazione?

Prima dell’esecuzione dell’ecografia muscolo-tendinea devono essere rimosse eventuali fasciature o medicazioni presenti sulla zona del corpo da esaminare.

ECOGRAFIA ARTICOLARE PER ARTRITE REUMATOIDE

Che cos’è l’ecografia articolare pe artrite reumatoide?

L’ecografia articolare per artrite reumatoide è una metodica diagnostica non invasiva che permette di evidenziare la presenza di alterazioni strutturali (erosioni, osteofiti, lesioni tendinee, ecc.) e processi infiammatori (versamento articolare, ipertrofia della membrana sinoviale, borsiti, tenosinoviti, ecc.) a livello delle strutture esaminate.

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica sistemica che colpisce le articolazioni provocando dolore e, nel tempo, deformazioni.

A cosa serve l’ecografia articolare per artrite reumatoide?

L’ecografia articolare per artrite reumatoide è uno strumento utile sia a fini diagnostici (consente infatti di discriminare tra diverse patologie), sia nel follow-up dei pazienti per verificare l’efficacia della terapia e individuare eventuali riacutizzazioni, talvolta subcliniche, di malattia.

L’ecografia può essere inoltre utilizzata per eseguire in maniera più sicura ed efficace artrocentesi e infiltrazioni.

Come si svolge?

L’ecografia articolare per artrite reumatoide viene eseguita mediante l’apposizione di una sonda a livello della struttura da esaminare. L’ecografia è assolutamente indolore e non invasiva.

Norme di preparazione

Non è prevista alcuna preparazione per l’esecuzione dell’ecografia articolare per artrite reumatoide.

ARTROCENTESI

Che cos’è l’Artrocentesi?

In caso di notevole gonfiore del ginocchio, l’artrocentesi, cioè l’aspirazione del liquido articolare, può alleviare i sintomi e, allo stesso tempo, fornire importanti indicazioni.

La presenza di sangue nel liquido aspirato è un affidabile indizio di rottura del legamento crociato anteriore (meno frequentemente infatti, può essere dovuta a fratture ossee o a lesioni dei menischi).

INFILTRAZIONI ARTICOLARI

Nell’ambito dei trattamenti per le patologie articolari, in particolare delle osteoartrosi, un ruolo importante è giocato dalle tecniche terapeutiche infiltrative, in particolare quelle che prevedono l’infiltrazione di acido ialuronico

Quali sono i benefici delle Infiltrazioni di acido ialuronico?

Le infiltrazioni di acido ialuronico permettono di iniettare il farmaco direttamente nell’articolazione, e di raggiungere il sito lesionato con la giusta concentrazione di principio attivo, riducendo il rischio di effetti collaterali. L’infiltrazione di acido ialuronico, in particolare, riduce il dolore e il processo infiammatorio causati dall’artrosi, ristabilisce l’equilibrio biologico e grazie alla sua azione lubrificante migliora la meccanica dell’articolazione.

Le infiltrazioni di acido ialuronico sono indicate quando l’articolazione è colpita da un’artrosi che genera dolore, riduce la viscoelasticità del liquido sinoviale e origina uno scompenso del metabolismo dell’acido ialuronico fisiologicamente presente nell’articolazione. Le articolazioni più trattate sono sicuramente ginocchio e spalla.

Quanto dura il trattamento e come si svolge? Va ripetuto?

L’iniezione di acido ialuronico deve essere eseguita negli stadi iniziali dell’osteoartrosi e su un’articolazione non infiammata, perché la presenza di alte concentrazioni di enzimi litici ne vanifica gli effetti benefici.

La pratica clinica prevede di eseguire l’infiltrazione a livello dello spazio intra-articolare una volta ogni 7 giorni per tre settimane consecutive. In relazione ai sintomi del paziente, è consigliato effettuare non più di due cicli di infiltrazioni all’anno.

 

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